Un libro per un'alimentazione corretta dall'alta cucina a casa propria
Roma, 7 mar. (askanews) – Stop al luogo comune della dieta povera e triste per i pazienti con diabete. Arriva il libro con le ricette curate dal famoso chef pluristellato Heinz Beck che offre sapori, gusto e tanto colore perchè con tutto ciò l’alimentazione sana può andare a braccetto. E non necessariamente la malattia deve far rinunciare ai piaceri della tavola. “Diabete & Alimentazione”, edito da Edimes, (140 pagine 18euro disponibile su www.edimes.it e da Giugno in libreria), con il supporto non condizionato di Mundipharma Pharmaceuticals nasce dalla collaborazione fra Beck, notissimo chef tristellato ma anche dottore in bioenergie naturali e Gabriele Riccardi, Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università Federico II di Napoli.
“Lavorare a stretto contatto con i medici non significa privare chi soffre di diabete della possibilità di godersi un bel pasto. L’intento è far sì che non si pensi a quello che è vietato mangiare, offrendo invece piatti buoni, godibili, stimolanti nel gusto, capaci di dare emozioni – ha spiegato Heinz Beck presentando il volume oggi a Roma – questo è il futuro: vedere la dieta non come una privazione ma come una regola. E la vita è piena di regole”. “La nostra vuole essere una provocazione – ha detto il diabetologo Gabriele Riccardi – perchè con questo libro non parliamo più di dieta ma di vero e proprio stile di vita: per combattere e prevenire il diabete non servono sacrifici o imposizioni restrittive ma accortezza e cibi sani. Un cambio di approccio che influisce anche sull’umore del paziente. Che così affronta meglio la malattia”.
Oggi un terzo della popolazione adulta è a rischio diabete. Negli ultimi 15 anni, inoltre, si parla di un +25% di casi. Nella popolazione adulta, dai 40 anni in poi, circa il 10% ha il diabete, mentre un 10% registra alterazioni metaboliche che predispongono alla malattia. Secondo alcune stime, nel 2045 si conteranno 693 milioni di malati. Non solo: si parla di un sommerso che sfiora i 2 mln di casi. Inoltre sono in aumento i giovani, gli under40, affetti da diabete di tipo 2, raddoppiati in circa venti anni.
Heinz Beck non è alla sua prima esperienza con la salute: in passato già si è occupato di alimentazione e cura dell’apparato cardiocircolatorio, di cuore e di attenzione all’obesità. “Oggi è fondamentale coniugare il piacere della cucina al benessere in tavola – ha sottolineato – per i soggetti diabetici si cerca di privilegiare gli alimenti che abbiano un minore impatto sulla glicemia, sul colesterolo e sulla pressione arteriosa. Coniugare gusto e salute è possibile, specie se ci si ispira alla dieta mediterranea tradizionale, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e con l’olio extravergine di oliva come grasso di condimento”. Ecco allora nel volume ricette per i sette giorni della settimana: dall’Insalata di mele e sedano con salmone marinato, alla tartare di tonno con fragoline e rabarbaro, alla gelatina di mapo con gelato al combawa e fiori commestibili, all’agnello con carciofi e menta, merluzzo su fagioli borlotti e neve ghiacciata di prezzemolo, astice con radicchio e lenticchie croccanti. Ce n’è per tutti i gusti. “Le verdure sono la cosa più bella che abbiamo in natura – ha detto Heinz Beck – abbinandole e lavorandeole bene si possono fare creazioni meravigliose che sonbo molto gustose e fanno bene. Magari alcune di queste ricette sono complicate da fare a casa, ma il libro vuole stimolare a stili di vita più sani. Cominciando in cucina”.
Fonte: askanews.it
Con l’inizio delle scuole aumenta, per i nostri bambini, il rischio di prendere i pidocchi. Sfatiamo la falsa credenza che i pidocchi siano indice di quella scarsa igiene che causa nelle persone colpite e nei famigliari imbarazzo o, addirittura, vergogna. In realtà, questa proliferazione abnorme di pidocchi deriva dal fatto che sono aumentati molto i luoghi di aggregazione; mentre una volta c’era solo la scuola, oggi ci sono palestre, piscine, mezzi di trasporto ecc, quindi sono molto aumentate le occasioni di venirne a contatto.Cerchiamo, dunque, di sapere qualcosa in più sull’origine del pidocchio, su come nasce, su come si sviluppa, su come riconoscerli in testa.
La femmina depone in media 8-10 uova al giorno (Lendini, che al microscopio appariranno di forma rotondeggiante e trasparenti) che si attaccano al capello grazie ad una sostanza collosa, con preferenza per la nuca e per la zona dietro alle orecchie. Il pidocchio, pur con le sue microscopiche dimensioni (2-3 mm), possiede sei arti uncinati, con i quali si ancora alla radice del capello, e un apparato buccale formato da un rostro che, conficcandosi nel cuoio capelluto, ne succhia il sangue di cui si nutre. Durante la suzione, esso secerne delle sostanze anestetizzanti per rendere indolore la “puntura” e anticoagulanti per facilitare l’aspirazione del sangue. Le uova così deposte si schiudono dopo 10 giorni e si passa dallo stato di lendine a pidocchio. Quest’ultimo, dopo 15 giorni, può iniziare a riprodursi. La vita dell’insetto è breve: 20 giorni per il maschio e 40 per la femmina.
Queste due specie sono tipiche dell’uomo ed è molto importante sapere che gli animali non vengono colpiti da questo tipo di insetto e, di conseguenza, non lo possono trasmettere.
I pidocchi d’estate si sviluppano maggiormente. Essi, infatti, per sopravvivere devono stare al caldo e, al contrario di quello che si pensa, non saltano da una testa all’altra, ma si trasmettono semplicemente scambiandosi i capelli, le cuffie, ecc. I più colpiti sono i bambini, ma anche gli adulti sono esposti: ad esempio, non è difficile tornare da qualche viaggio con i pidocchi nelle parti intime!
La presenza di questo fastidioso insetto è spesso caratterizzata da un forte prurito che a volte, tuttavia, può anche non esserci.
È necessario osservare il cuoio capelluto passandolo con un pettine a denti stretti e, in commercio, ce ne sono alcuni dotati anche di lente d’ingrandimento e di spazzolina. Se, nei capelli, si osservano delle palline traslucide che sembrano quasi forfora ma che sono saldamente attaccate alla radice del capello tanto da non riuscire a staccarle, siamo in presenza delle lendini trasparenti di forma rotondeggiante di questi parassiti. L’infezione si chiama pediculosi e non è il caso né di allarmarsi né di vergognarsi: si tratta, semplicemente, di pidocchi che possono essere eliminati.
Il vecchio rimedio della nonna che prevede l’uso dell’aceto per eliminare i pidocchi non è efficace. Non è neppure necessario tagliare i capelli: i pidocchi non si trovano sulla lunghezza del capello ma alla sua radice.
Come fare, quindi, se sui capelli dei nostri bambini troviamo lendini o pidocchi? La cosa migliore è rivolgersi al farmacista di fiducia che vi illustrerà le varie possibilità. Quella più semplice prevede l’uso di shampoo antiparassitari; in commercio ve ne sono molti, alcuni dei quali caratterizzati da formule arricchite di componenti attivi contro i pidocchi e contro le lendini più resistenti.
Esistono anche gel antipediculosi fra i quali ricordiamo Aftir Antipediculosi che si applica sui capelli asciutti. Questo, lasciato agire per 10-15 minuti, viene poi eliminato lavando i capelli con uno shampoo per pidocchi come Aftir Shampoo Antipediculosi Formula Arricchita che, oltre ad eliminare i parassiti morti, crea un ambiente sfavorevole all’instaurarsi di un nuovo insediamento. È opportuno ripetere il trattamento dopo 3 e dopo 7 giorni in maniera tale da debellare i pidocchi in tutte le loro fasi (lendine, larva, giovane pidocchio).
Non è possibile rispondere perché dipende dal trattamento che si intende intraprendere e da quanto sono resistenti le lendini e i pidocchi. Nel periodo scolastico sarebbe buona norma adottare delle semplici precauzioni in grado di evitare lo “stress” da pidocchi:
Quando si ritorna a scuola, invece, è opportuno usare dei prodotti che rendano più difficile un nuovo attecchimento dei parassiti. È possibile prevenire i pidocchi, infatti, creando sul cuoio capelluto un ambiente a loro ostile. Preaftir propone un “kit pidocchi” di prevenzione costituito da: Preaftir Lozione Spray Complemento Cosmetico Antipediculosi, Preaftir Olio Shampoo Complemento Cosmetico Antipediculosi e un pratico Pettinino con Lente.